Tre capi di imputazione per il figlio del presidente Usa, Hunter Biden. L’uomo è stato incriminato dalla procura federale del Delaware.
Non solo l’apprensione delle scorse settimane per la moglie Jill, risultata positiva al Covid, adesso per il presidente degli Stati Uniti d’America Joe Biden nuovi problemi. In modo particolare per suo figlio Hunter Biden, incriminato dalla Procura federale del Dealware con tre capi d’imputazione per possesso illegale di armi e presunte dichiarazioni false.
Hunter Biden nei guai: problemi per il figlio del presidente Usa
Hunter Biden è stato incriminato con tre capi di imputazione, tutti collegati al possesso illegale di una pistola, acquistata mentendo sul suo consumo di droga.
Da quanto si apprende, due capi d’accusa sarebbero legati al fatto che l’uomo avrebbe presentato un modulo in cui dichiarava di non fare uso di droghe illegali al momento dell’acquisto – nel 2018 – di un revolver Colt Cobra. Per quanto concerne il terzo capo d’accusa, invece, questo sostiene che il figlio del presidente abbia posseduto un’arma da fuoco mentre faceva uso di stupefacenti.
Sulla vicenda, lo scorso 6 settembre, si era già espresso il procuratore speciale David Weiss che aveva chiesto a un gran giurì di incriminare il figlio del numero uno Usa, nonché capo dell’amministrazione americana prima del 29 settembre, data entro cui sarebbero scaduti i termini di prescrizione per tali reati.
Il commento dell’avvocato
Già nel mese di luglio, la difesa di Hunter Biden aveva provato il patteggiamento senza successo. In quella occasione, il figlio del presidente si sarebbe dichiarato colpevole di due violazioni fiscali (non aver pagato le tasse nel 2017 e nel 2018), mentre avrebbe ammesso il possesso illegale di un’arma ma non si sarebbe dichiarato effettivamente colpevole di questo reato.
L’avvocato di Biden avrebbe commentato che tale situazione relativa ad Hunter sia arrivata “sotto il peso delle pressioni politiche”.
Come sottolineato dalla Rai, si tratta della prima volta nella storia americana che un dipartimento di Giustizia incrimina il figlio di un Presidente in carica.